Ci sono famiglie che hanno legato in modo indissolubile il loro nome a una professione, elevandola allo stato di arte. Così è avvenuto per la famiglia Retus: decoratori, restauratori, artigiani della cornice, allestitori che, proprio a partire da Pavia, antica città d’arte, hanno intrapreso il loro percorso professionale e artistico.
Palazzi storici, musei, studi: si può dire che non vi sia location che non abbia ospitato un tratto di questo straordinario cammino. Le cornici che impreziosiscono le dimore di pregio o che proteggono le opere nelle antiche chiese e basiliche, nelle sale museali del Castello Visconteo, nella sede centrale dell'Università o nei suoi collegi storici, sono state restaurate o realizzate dalla famiglia Retus.
Stucchi, fregi, dorature, restauri lignei in cui la maestria del decoratore può esprimersi al massimo livello.
Le cornici che impreziosiscono le dimore di pregio o che proteggono le opere nelle antiche chiese e basiliche, nelle sale museali del Castello Visconteo, nella sede centrale dell'Università o nei suoi collegi storici, sono state restaurate o realizzate dalla famiglia Retus.
E poi sono venute le attività commerciali e le più importanti manifestazioni fieristiche. L’arte della decorazione si poteva applicare nella realizzazione di insegne, che all’inizio potevano essere testi disegnati e realizzati in oro zecchino su vetro o dipinti su lamiere in ferro o tavole in legno, in cui l'abilità era quella di riprodurre i caratteri delle intestazioni – a volte davvero complesse – a mano libera o con pochi ausili.
Quando l'identità di un’impresa, di un’associazione o di un ente cominciò a esprimersi attraverso loghi e marchi, la bravura dei decoratori si applicava alla realizzazione di immagini e simboli, spesso legati a progetti speciali, come nel caso di Fernet Branca, la cui celeberrima immagine fu dipinta interamente a mano al centro del campo di basket del palazzetto dello sport di Pavia.
Da esperienze come queste è nata una intera divisione aziendale dedicata alla comunicazione visiva e agli allestimenti di importanti mostre o manifestazioni, spesso impreziosite da interessanti collaborazioni, tra cui il sodalizio con Caro Mo, eclettico scultore che ha firmato con Retus l’allestimento delle edizioni dell’Autunno Pavese negli anni ‘60 e ‘70, un design innovativo e suggestivo, con una netta e memorabile impronta artistica.
Oggi la famiglia Retus è un punto di riferimento per realizzazioni d’avanguardia e marchi di prestigio. In oltre 120 anni di esperienze di stile, l’impresa di famiglia è diventata una solida realtà in grado di coniugare l’antica e mai sopita passione per l’arte e il design con la flessibilità delle lavorazioni e dei processi, le complesse esigenze degli allestimenti ad alta tecnologia, l’evoluzione delle modalità espositive.
Da questa incessante voglia e capacità di sperimentare, negli anni è nata la più importante tra le innovazioni di Retus, l’idea dell'arredo parete, che suggerisce di vestire le pareti di sale espositive e abitazioni con incorniciature tailor made, in modo che le opere possano fondersi armoniosamente nell'ambiente in cui si esprimeranno. La cornice, così, da semplice finitura di opera diviene vero e proprio complemento d'arredo.